E' drammatico
che sia pi? facile globalizzare i dannati
brevetti e i privilegi del profitto delle
multinazionali e le violenze delle speculazioni
economiche, che globalizzare i basilari diritti
umani nel mondo.
Purtroppo esistono anche fra noi occidentali
quelli che alimentano l'idea che certi valori su
cui si basano i diritti umani non sono in
necessit? universale, questi sacrosanti diritti
dovrebbero secondo loro essere sottoposti alla
verifica delle diverse realt? locali, questo ?
un genere di ottuso multiculturismo un po'
becero, ipocrita, autolesionista e di
retroguardia, che in nome di un non so quale
rispetto, non fa altro che rinnegare i veri
valori universali su cui si regge la vera
esistenza dell'umanit?.
E' molto meglio una globalizzazione imperfetta
che ostacoli eretti da regimi e dittature con
barriere, muri e cortine al di l? delle quali la
democrazia e le libert? essenziali sono negate.
E' una battaglia globale la conquista e la difesa
dei diritti fondamentali dell'umanit?,
basterebbe attribuire ai diritti delle persone la
stessa attenzione e lo stesso trattamento che si
riserva al profitto e alle merci; basterebbe
includere sistematicamente la voce ?Diritti
Umani? sui beni e i capitali al centro degli
scambi internazionali.
La prossime dimostrazioni a Genova sono sane e
sacrosante, dovremmo andarci tutti, per incalzare
i politici e le multinazionali con le nostre
organizzazioni non governative, con i tribunali
internazionali, agenzie umanitarie e con i
movimenti ambientalisti.
Del resto ? quello che fortunatamente sta
succedendo, anche il popolo di Seattle e i vari
movimenti antiglobalizzazione stanno diventando,
per fortuna del mondo, dei movimenti sempre pi?
globalizzati.
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Purtroppo la
scissione del mondo, ? una realt? creata dagli
uomini, causata nel corso della storia, dagli
interessi del potere, dall'economia, dai regimi
politici, dalle guerre, dalle diverse religioni e
culture.
Non a caso sono le conferenze internazionali di
chi ha pi? potere, di chi ? pi? ricco, che
vengono prese di mira dai vari movimenti
antiglobalizzazione, nelle cui frange estreme
purtroppo militano degli esaltati che pensano di
risolvere questo problema spaccando le vetrine di
McDonald's, e altri negozi multinazionali,
davanti alle telecamere dei telegiornali del
mondo, pensando di colpire al cuore il mostro
globalizzatore. Questo succede perch? ai mass
media piace molto tutto questo, solamente cos?
possono aumentare lo share d'ascolto delle loro
televisioni, e vendere pi? giornali.
Con la demonizzazione ottusa della
globalizzazione, si rischia di perdere di vista
anche alcuni vantaggi importantissimi, che
finalmente un mondo senza pi? frontiere potrebbe
offrire a noi esseri umani normali, personalmente
odio le multinazionali basate sul profitto,
maestre di cinismo di mercato nel voler far
diventare il mondo un grande centro commerciale,
dove si ? obbligati, per sopravvivere, solamente
a consumare. Sono certi politici con la loro
visione falsamente modernista i veri estremisti
che vogliono violentare il mondo con interventi
ignobili, imponendo un ritmo sempre pi?
inutilmente accelerato. Guardate il progetto
dell'alta velocit? nel Mugello. Noi esseri umani
normali, potremmo finalmente essere una
multinazionale del diritto, e dovremmo
cinicamente approfittare della globalizzazione
delle merci e dei capitali per avviare un
movimento di mondializzazione dei valori e dei
principi sanciti dalla Dichiarazione Universale
dei diritti umani.
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