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Re: Fwd: uranio impoverito
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To: pck-pace@peacelink.it
Subject: Re: Fwd: uranio impoverito
From: "glr" <glr_y@iol.it>
CC: pck-yugoslavia@peacelink.it
In-reply-to: <G5XQUU$IVjBR7tWoFSV8owsFhELyAYMIjGSmcle8lLh3acuAz@iol.it>
Priority: normal
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* Subject: Fwd: uranio impoverito
* ramalkandy@iol.i <pck-pace@peacelink.it> wrote:
> Verdi: una
commissione parlamentare d'inchiesta sulle morti e malattie
> dei militari italiani connesse agli effetti radioattivi e
tossici dell'uranio
> IMPOVERITO
Non servono tardive
commissioni di inchiesta militari: per sapere basta leggere i
giornali, e qualche utile libro 'vecchio' ormai di un anno, come
'Imbrogli di guerra' o 'Il metallo del disonore'. E poi che vuol
dire 'morti e malattie dei militari italiani'? e gli altri
militari 'non italiani'? e i civili italiani e non? hanno folrse
un altro metabolismo?
E ancora, la questione non si esaurisce con l'U238, va ben oltre,
nel disastro chimico di Pancevo e dell'intero territorio
jugoslavo ed ex-jugoslavo di cui si ? salvata solo la...
Slovenia, e nell'Adriatico. Gi? dimenticato il 'nostro'
Adriatico?
L'"URANIO IMPOVERITO" E' UN DEPISTAGGIO
Molto baccano si va
facendo in questi giorni sulla storia dell'uranio impoverito. La
preoccupazione relativa ai (paventati) rischi per la salute
dovuti all'uso di proiettili costruiti con questa sostanza
sarebbe encomiabile, se fosse accompagnata da altrettanta
preoccupazione per i SICURI danni causati a larghi strati della
popolazione dalla dispersione nell'ambiente di sostanze letali
come il mercurio, il VCM, eccetera, in seguito ai bombardamenti
sui petrolchimici. Un esempio e' Pancevo, dove la NATO ha
volutamente colpito i serbatoi di carburante come forma di guerra
chimica indiretta, superando per vigliaccheria ed infamia
criminale ogni crimine commesso dal nazifascismo durante la
Seconda Guerra Mondiale. La guerra chimica scatenata a Pancevo (a
30 Km da Belgrado) contro la popolazione civile viene tuttora
tenuta nascosta dai nostri mass media, che anche in questa
occasione dimostrano di essere diventati meri strumenti di
disinformazione militare.
---
"LA STAMPA"
http://www.lastampa.it/LST/ULTIMA/LST/NAZIONALE/CRONACHE/ZACCAR
IA.htm
?Luranio delle bombe ci uccide?
Il dramma dei serbi a Pancevo: 10 mila tumori
Giuseppe Zaccaria
inviato a PANCEVO (Serbia)
Forse luranio delle decine di migliaia di bombe lanciate un
anno e mezzo fa sulla Jugoslavia si definiva ?impoverito? per
il contesto che era destinato a produrre. Chi ha inventato la
definizione pensava forse che simili armi fossero destinate a
cadere solo sugli angoli pi? poveri del mondo: le sabbie
irachene, lo squallido Kosovo, o questa fetida area industriale
ai confini della Vojvodina. Magari, una volta piovuti dal cielo,
questi ordigni avevano il compito di impoverire definitivamente
un luogo, una regione, uno Stato. Forse di determinare
addirittura le esistenze di generazioni sempre pi? povere. Forse
per? ? arrivato il momento di mettere da parte i ?forse? e i
?chiss?? per prendere atto di una realt? infernale.
Signori medici, magistrati e generali: trascurate per un momento
le dispute parascientifiche sulle morti dei soldati e venite a
Pancevo, vertice del Triangolo Nero. Qui scoprirete che a causa
delluranio impoverito, del nitrossido dioxide, del cadmio e
di tutta la valanga di porcherie rovesciata dalla guerra su
questi territori, non si registrano alcune morti ma unecatombe.
Dica, signor Zafirovic: ? vero che in un anno a Pancevo le morti
per tumore o leucemie sono aumentate del 70%?
?Ecco la solita balla?.
Unesagerazione?
?No, una balla per difetto. I decessi sono aumentati del 500%?.
Ivan Zafirovic nella municipalit? di Pancevo ? ci? che da noi
si definirebbe lassessore allecologia, e come
esponente dei Verdi lavora sulle problematiche ambientali da 13
anni. Si era gi? pericolosamente esposto durante il regime di
Milosevic, adesso dopo la ?svolta democratica? apre i rubinetti
della frustrazione. ?Prima della guerra - racconta - questa
regione gi? registrava un alto numero di tumori e di leucemie:
duemila allanno, a causa delle numerose fabbriche chimiche
e delle pessime condizioni di sicurezza. Adesso, dopo i
bombardamenti e gli incendi degli impianti i casi di neoplasie
sono schizzati in alto fino a toccare i diecimila. E per la prima
volta si nota un aumento di simili malattie anche fra i
giovanissimi. Uno ? morto proprio ieri nel nostro ospedale,
aveva 13 anni...?.
Poco prima, alluniversit? di Belgrado, il professor
Vukasin Pavlovic, decano allistituto di Scienze Politiche
ci aveva mostrato alcune mappe di prossima
pubblicazione: ?Vede? Abbiamo colorato in rosa le aree
sottoposte a bombardamenti meno intensi, in rosso quelle pi?
martellate, in nero le zone su cui ogni giorno si sono rovesciati
pi? di 130 attacchi aerei per un periodo dai 51 fino ai 68
giorni consecutivi...?.
Quelle mappe, ironia della storia, stanno per essere pubblicate
grazie a un finanziamento inglese, della stessa nazione che pi?
di ogni altra sosteneva i bombardamenti. Nella divisione
accademica fra ?ottimisti? e non, Pavlovic si schiera con la
seconda categoria. Gli ottimisti considerano quella jugoslava
solo una catastrofe spaventosa, lui e molti altri una catastrofe
irrimediabile. I pi? grandi intellettuali di Serbia hanno appena
fondato unassociazione, ?Belj Angeo? - Angelo Bianco -
che tenter? di fronteggiare il problema. Sulle mappe la zone pi?
scura ? quella del Kosovo, ma fra Serbia e Vojvodina il
Triangolo Nero si colloca nel cuore del territorio. I suoi
vertici sono Belgrado, Novi Sad e Pancevo. ?Anche se non amo
parlare di cifre prima di avere un quadro completo - dice il
professor Pavlovic - posso anticiparle fin dora che nessuno
si aspettava nel dopoguerra jugoslavo una mortalit? cos? alta.
Sto gi? tentando di immaginare che cosa accadr? agli albanesi
del Kosovo...?.
Ma dove sono, se esistono, le cifre di questa ecatombe? Da
Belgrado il professor Pavlovic dice: ?Per avere una stima
attendibile bisognerebbe rivolgersi ai militari, e le fonti
militari ancora tacciono. Io posso dirle quel che tutti hanno
sperimentato: a Belgrado, fra settembre e novembre scorsi, per
far seppellire un proprio caro bisognava aspettare anche una
settimana. Era in atto una catena di decessi post-bellici che
nessuno aveva previsto. Daccordo, persone anziane che non
avevano retto allo stress, malati cronici che non avevano potuto
curarsi ma anche molti, molti altri...?.
Zafirovic fornisce una spiegazione pi? articolata: ?Delle morti
a catena, finora i medici non hanno parlato per due ragioni. La
prima era la pressione del regime, ancora in atto un mese fa. Il
secondo motivo ? ancora valido: nessuno vuol essere accusato di
aver creato panico?.
A Pancevo i Verdi avevano cominciato unattivit? di ricerca
gi? durante gli ultimi mesi del regime, partendo da una
circostanza strana eppure visibile a tutti: da molti mesi
morivano i cani, carcasse di animali nelle campagne, ai bordi
delle strade, appariva intuitivo il fatto che quelle bestie
vivessero pi? degli uomini a contatto col terreno. Dai cani alla
selvaggina il passo ? stato breve. Dice Pavlovic: ?Luranio
impoverito lanciato sullIraq colp? in gran
parte distese sabbiose, eppure negli Usa si discute del fatto che
80 mila soldati possano essere stati infettati. Nessuno immagina
che cosa possa provocare lo stesso inquinamento in un ecosistema
diverso, ricco di boschi, di specie animali, di acque che
scorrono e trascinano residui...?.
Da Novi Sad, terzo vertice del Triangolo Nero, un altro assessore
ecologista, Nikola Aleksic, descrive la situazione in termini pi?
ampi: ?Gi? durante i bombardamenti dicevo che la Nato non stava
bombardando solo la Jugoslavia ma lEuropa, le particelle di
uranio impoverito sono pericolose solo da vicino ma restano in
sospensione, vengono trasportate dal vento, rimangono nocive per
4 mila anni. Noi aspettiamo sconsolati che i veleni penetrati nel
terreno raggiungano le falde acquifere sotterranee. Tutto ci?
dovrebbe avvenire entro 3 anni dal momento del disastro: dagli
ultimi bombardamenti sono trascorsi 19 mesi?.
Unaltra fonte che preferisce non esporsi ci ha fornito una
cifra: sarebbero 192 i soldati jugoslavi ricoverati negli
ospedali militari a causa di tumori o leucemie. Il numero dei
civili che hanno preso parte alla guerra come ?richiamati? e
oggi soffrono di immunodeficienze non si calcola.
---
Bollettino di controinformazione del
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----- Giorgio Ellero -----
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Fwd: uranio impoverito
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